Zes industria culturale Matera, Cifarelli presenta interrogazione
Il capogruppo Pd “La Z.E.S cultura è un’occasione di crescita troppo importante per Matera e per la Basilicata. Va trattata con serietà, specificando norme, fonti di finanziamento e atti amministrativi sui quali si fonda la proposta progettuale”
“La proposta della istituzione della Zona Economica Speciale dell’industria culturale e creativa a Matera ritorna di attualità. Il prossimo 18 ottobre si terrà la seconda asta per la vendita dell’ex pastificio Padula-Barilla, individuato dal Presidente Bardi come location ideale a servizio di questa significativa opportunità per il territorio materano”. Così il Capogruppo Regionale del Pd, Roberto Cifarelli, informando che sull’argomento ha presentato un mese fa una interrogazione “(senza risposta) innanzitutto per capire meglio la proposta resa pubblica dal Presidente della Giunta regionale con un mero comunicato stampa, in secondo luogo per approfondire lo stato dell’arte delle procedure amministrative e, nel contempo, segnalare lo stato di indisponibilità dell’immobile individuato, in quanto si tratta di una proprietà privata affidata alla curatela del Tribunale di Matera”.
“Oggi – sottolinea Cifarelli – tutti i nodi vengono al pettine. Infatti, con l’asta pubblica alle porte è importante capire cosa effettivamente vuol fare la Regione Basilicata. Aver anticipato l’interesse dell’ente per quell’immobile, soprattutto in considerazione del pubblico incanto, potrebbe generare speculazioni finanziarie a danno dell’interesse pubblico. In sintesi, questi sono gli interrogativi posti al Presidente Bardi con una seconda interrogazione presentata in queste ore. La Z.E.S cultura rappresenta un’occasione di crescita economica e culturale troppo importante per Matera e per la Basilicata e, pertanto, va trattata con la dovuta serietà specificando norme, fonti di finanziamento e atti amministrativi sui quali si fonda la proposta progettuale”.
“Finora – conclude il capogruppo Cifarelli – il Presidente e la sua Giunta sono fermi agli ambigui annunci”.