Verifiche dell’Arpab sulla nuova fiammata al Cova
Nuova fiammata al Centro Cova di Viggiano con conseguente fumo ed odori maleodoranti.
Ancora una volta preoccupazione tra i residenti della zona non nuovi ad episodi del genere che ripropongono il problema di maggiori controlli a tutela di salute ed ambiente.
A riguardo, l’Arpab ha subito avviato le verifiche mentre Eni, con una nota inviata alla Regione, chiarisce quanto accaduto.
L’evento – precisa – ha avuto una durata di 3 minuti. All’origine della fiammata, ci sarebbe un difetto di comunicazione tra la sala di controllo e il campo durante l’attività di verifica periodica dei cavi termosensibili dei cicli frigo sulla linea 5.
Si è attivato, così, il blocco con la conseguente depressurizzazione della linea. I 4 compressori si sono arrestati, mettendosi automaticamente in sicurezza, e, di conseguenza il propano contenuto in quella sezione dell’impianto è stato inviato in torcia, secondo le normali procedure .Non si sarebbe verificata alcuna criticità e – conclude la nota dell’Eni – il sistema e i parametri operativi sarebbero già rientrati nella normalità.