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Turismo delle radici a Potenza e Basilicata

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L’arrivo di quattro cittadini dagli Usa per ritrovare le radici familiari ha rilanciato le azioni già promosse per favorire il “turismo di ritorno” in vista della prima borsa internazionale del turismo delle origini che si terrà a Matera il 20 e il 21 novembre. Dopo l’incontro degli italo-americani con il sindaco di Potenza Mario Guarente, ieri un incontro si è svolto con la presenza di Luigi Scaglione ( presidente centro studi internazionali lucani nel mondo ) al lavoro per il progetto #turismodelleradici a Potenza e in Basilicata, Saverio Lamiranda (ad Terre di Aristeo), i lucani di Denver (Smaldone, Sileo, Laguardia, Brienza) che cercano le proprie origini, Michele Pacella Presidente dell’Associazione Western Australia Lucania originario di Banzi che vive in Australia, Loredana Frezza dell’Associazione Radici, Alison Adeianu (visitbasilicatanetwork)e Francesca di Hotel Pretoria.

Per Terre di Aristeo è stata l’occasione per uno scambio di idee intorno al progetto di definire accordi ed intese tra il Distretto, il Centro Studi lucani nel mondo e le Associazioni dei Lucani all’estero. Il progetto “Il turismo delle radici” – evidenzia Lamiranda, ricordando che è stato uno dei temi affrontati nella recente conferenza degli Stati Generali del Turismo a Chianciano – è una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19, grazie al sostegno tecnico e di indirizzo fornito dal Pnrr, che si inserisce nell’investimento per l’”Attrattività dei Borghi”. Un’azione dunque parte integrante del Progetto Pilota Aristeo da riconoscere, da parte della Regione, finanziare, da parte dei Ministeri interessati, anche con le risorse del Pnrr, valorizzando e sostenendo iniziative pubblico-private, attraverso un ampio raggio di offerte turistiche mirate alla vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni). Le comunità italiane all’estero – continua l’ad Terre di Aristeo – verranno coinvolte in tutto il mondo sia nella valorizzazione della nostra offerta turistica, sia in un’articolata strategia volto a invertire il processo di depauperamento dei borghi italiani. Ritrovare le radici permetterà una riscoperta “a tutto tondo” dei luoghi di provenienza, consentendo ai visitatori di riappropriarsi della cultura delle loro origini anche attraverso tradizioni, testimonianze, artigianato e gastronomia. Un viaggio emozionale per riconoscere e promuovere l’elemento identitario del nostro Paese.

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