“Tra letteratura e nuovi media”, a Potenza un convegno su Giagni
Celebrare a cent’anni dalla nascita, Gian Domenico Giagni (Potenza, 8 luglio 1922 – Roma, 9 marzo 1975), poeta, critico, giornalista, traduttore, sceneggiatore, autore radiofonico e teatrale e regista, per ricordare “un momento storico che è a fondamento del rinnovamento morale e civile dell’Italia del Dopoguerra”.
È il tema del convegno “Porto la lontananza in questa mano – Gian Domenico Giagni e l’Italia del secondo Novecento tra letteratura e nuovi media” che si svolgerà giovedì 7 e venerdì 8 luglio, a Potenza, nell’Aula magna della sede di via Nazario Sauro dell’Università degli studi della Basilicata. Il convegno, che rientra nelle celebrazioni del quarantennale dell’Università degli Studi della Basilicata (1982-2022), ha ricevuto un contributo dal Ministero della Cultura e il patrocinio di istituzioni e associazioni culturali del capoluogo lucano e della Basilicata: il Polo Bibliotecario di Potenza, la Deputazione Lucana di Storia Patria, la Fondazione Sinisgalli, l’Associazione Ex Allievi del Liceo-ginnasio «Quinto Orazio Flacco» di Potenza, il Centro Studi Internazionali Emilio Colombo di Potenza.
L’evento, che avrà “un focus sulla città di Potenza, dove Giagni nasce, studia e si forma intellettualmente e dove periodicamente ritorna soprattutto con la scrittura”, sarà articolato in più sessioni. Una prima, dal titolo “La voce dell’usignolo”, che si concentra sull’attività di poeta, scrittore e traduttore; una seconda sull’attività di sceneggiatore e regista radiotelevisivo e cinematografico, intitolata “Poche cose mi sono rimaste tra le dita”; una terza, “un letterato di confine” nella sua città, celebra l’uomo a partire dal contesto della città natale. Nella sessione conclusiva, oltre ad alcune letture scelte da suoi testi degli anni Quaranta, verrà presentata una trasmissione radiofonica, in cui Giagni parla della sua città.
Il convegno su Giagni nasce dal progetto di un gruppo di docenti del Dipartimento di scienze umane dell’Università degli Studi della Basilicata, Maria Teresa Imbriani, Manuela Gieri, Donato Verrastro, Alberto Baracco in collaborazione con il Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo di Potenza.