Screening oncologici: insediato il comitato regionale
Apertura in Fiera questa mattina degli Stati Generali della prevenzione oncologica, con l’insediamento del comitato regionale per gli screening oncologici, alla presenza dell’assessore alla Sanità Rocco Palese. L’obiettivo è il potenziamento e la qualificazione degli screening oncologici in Puglia, in concerto con la Rete oncologica regionale. Il comitato è previsto dalla legge regionale che ha istituito il piano degli screening. “Gli screening – ha detto Nek Albano, dirigente del Servizio Promozione della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro – non sono solo semplici adempimenti, ma obiettivi previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza”.
“Abbiamo la Rete oncologica che sta funzionando su tutto il territorio regionale – ha spiegato l’assessore Palese – e ora vogliamo essere all’avanguardia per gli screening oncologici, sia per la cervice uterina che per il carcinoma della mammella e per il colon retto. Abbiamo aumentato le fasce di età come richiesto dell’Organizzazione mondiale della sanità e dalle società scientifiche. La strada da intraprendere è quella di inserire ulteriori elementi di rafforzamento degli screening perché la prevenzione per la Regione è fondamentale per arrivare prima nel contesto generale della cura e della prevenzione contro i tumori”.
Secondo il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, “Siamo a buon punto con gli screening in Puglia, nella misura in cui sappiamo quali sono i risultati raggiunti e quali sono gli obiettivi che bisogna collocare nei piani operativi. E’ un momento di svolta, è un momento nel quale si deve recuperare il terreno perso soprattutto a causa del covid e della carenza di risorse umane. Nel prossimo piano operativo uno dei punti fondamentali sarà la riorganizzazione dei modelli operativi anche nell’ambito degli screening perché si possano raggiungere gli obiettivi sia quantitativi che qualitativi”.
Per Paola Mantellini, Coordinatrice Osservatorio Nazionale Screening oncologici, “La Puglia, tra le regioni del sud, è particolarmente vivace e attiva nel mettere mano nell’organizzazione strategica degli screening. Rispetto agli anni scorsi c’è stato un cambiamento radicale: si vede in quello che si sta facendo e anche i numeri pian piano stanno cominciando a dare ragione. Fra le regioni del sud la Puglia senz’altro sta dimostrando di essere determinata e con le idee chiare rispetto a quello che si deve fare, con la corretta allocazione delle risorse, sia umane che tecnologiche”.