Primo Maggio: Taranto simbolo antitesi salute-lavoro
La folla colorata assiepata al Parco Archeologico delle Mura Greche quest’anno non ci sarà. Un appuntamento silenzioso, ma non silente. Niente live, neppure in streaming (“perché lo stream non può restituire l’emotività trasmessa da un evento dal vivo”). E non solo per il lockdown in atto per le restrizioni da coronavirus, ma anche per rispetto alle migliaia di morti e di malati. L’Uno Maggio Libero e Pensante non rinuncia però alla missione sociale e politica. E allora appuntamento dalle 15 sui social per interventi e testimonianze e in tv, su La7 in seconda serata, per il docufilm di Giorgio Testi, Francesco Zippel e Fabrizio Fichera, con testimonianze di Capossela, Pelù, Elio Germano, Zerocalcare, Brunori Sas, Niccolò Fabi, Negramaro, Elisa.
“Taranto è diventata l’emblema di una contraddizione che ci portiamo dietro da anni e che ora coinvolge il mondo intero. Noi tarantini conosciamo bene la contraddizione della scelta tra il diritto alla vita e il diritto al lavoro. Oggi il dramma di Taranto è su scala mondiale”, dice Michele Riondino, insieme a Roy Paci e Diodato, direttori artistici della manifestazione.
L’Uno Maggio Libero e Pensante sarà anche l’occasione per esprimere solidarietà concreta per chi non ha diritto alla cura, con una raccolta fondi a favore di Emergency. (ANSA).