Policlinico Bari, attivati bus elettrici
È attivo da oggi all’interno del Policlinico di Bari il nuovo servizio bus-navetta, ecologico e gratuito, che consentirà gli spostamenti nella cittadella ospedaliera, attraverso 13 fermate e con frequenza ogni 10 minuti, dalle 7 alle 20 per 365 giorni l’anno. Il bus elettrico, messo a disposizione dall’Amtab, percorrerà 1,7 km in 10-15 minuti con partenza dal Polipark (capolinea) e fermate ad Anatomia Patologica e Medicina Legale, Balestrazzi e Ortopedia, Patologia medica, Nuova Dialisi, Padiglione Chini e piazza dei Servizi Amministrativi, Radiologia, Chirurgia, Neuropsichiatria, CUP e Ginecologia, Asclepios, Oculistica. I mezzi sono due, e mentre uno girerà nel Policlinico l’altro sarà fermo per ricaricarsi. In totale le corse giornaliere saranno 78. I prossimi passi riguardano l’approvazione di un regolamento per la mobilità interna che darà una stretta all’ingresso delle auto non autorizzate o munite di pass, la realizzazione di un’area green con viali alberati, e percorsi ciclabili. “L’obiettivo è fare del Policlinico un polmone verde all’interno dalla città”, ha detto il direttore generale, Giovanni Migliore, ricordando che “il quartiere ospedaliero ha le stesse dimensioni di Bari Vecchia e di Poggiorsini” e “quindi va gestito come una icona città”. Alla presentazione del nuovo servizio bus navetta hanno partecipato anche il presidente della Regione Puglia, MIchele Emiliano, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che hanno inaugurato la prima corsa. “È un luogo di immagine e di cura – ha detto Emiliano – dove la qualità dell’aria, i rumori e in generale la sensazione di ordine e pulizia sono importanti non solo dal punto di vista psicologico ma anche epidemiologico. Oggi abbiamo fatto un altro passo anche nella trasformazione del Policlinico in giardino della città”. Decaro ha ricordato che quella della pedonalizzazione del Policlinico è “un percorso iniziato quasi 15 anni fa, con il progetto del Polipark (parcheggio multipiano). Togliamo auto per restituire spazi a medici, pazienti, studenti”.(ANSA).