Cronaca

Pesca illegale in Puglia e maxioperazione della Guardia Costiera (VIDEONEWS)

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La Guardia Costiera ha eseguito una operazione, chiamata “Senza Traccia”, su tutto il territorio nazionale e ancora in corso, per prevenire, individuare e contrastare ogni forma di illegalità sugli stock ittici e alterare il principio di concorrenza leale che deve vigere sul libero mercato. Questi alcuni dati dell’operazione svolta dai diversi comandi in tutta la Puglia: 113 sanzioni, 14 attrezzi da pesca sequestrati, 4 esercizi commerciali chiusi. Sanzioni amministrative che ammontano ad oltre 180mila euro, per un totale di circa 13 tonnellate di prodotto ittico sequestrato. Tra le diverse attività spiccano quelle portate a termine dall’Ufficio Circondariale marittimo di Monopoli, che hanno permesso di accertare una serie di violazioni da parte dei gestori di un ristorante etnico nel comune di Gioia del Colle e di un ristorante cinese di Putignano, inerenti scarse condizioni igienico-sanitarie e il mancato rispetto di tutte le procedure di autocontrollo basate sui principi HACCP: ne è scaturito il sequestro di oltre 3,5 quintali di prodotti alimentari di vario tipo (per la maggior parte ittico). Disposta la sospensione delle due attività commerciali (chiusura al pubblico).

Inoltre a seguito di un’ispezione condotta presso una piattaforma logistica di Monopoli si è proceduto al sequestro di oltre mezza tonnellata di prodotti ittici ed alimentari non rintracciabili. Disposta la sospensione dell’attività di piattaforma logistica.

Anche nel comune di Taranto il personale della locale Capitaneria a seguito di un’ispezione nel corso della quale si accertava la violazione delle basilari norme igenico-sanitarie in una pescheria, provvedeva al sequestro di circa un quintale di prodotti ittici e ne disponeva la sospensione dell’attività commerciale.

A Bari nell’ambito di controlli effettuati sulla banchina del molo San Nicola, accertata la presenza abusiva, sul fondale dello specchio acqueo, di svariati sacchi in nylon contenenti ostriche, al fine di mantenerle vive e vitali, da destinare al consumo umano: si procedeva al sequestro di circa 4 quintali che venivano successivamente rigettati in mare.

Sempre a Bari fermato e ispezionato un furgone di un corriere privato che trasportava 35 colli, destinati a consumatori del nord Italia, sprovvisti di ogni requisito di tracciabilità. Pertanto si provvedeva a sequestrare ulteriori 5 quintali di prodotto ittico.

A Gallipoli individuato e denunciato il responsabile della cattura di 42 kg di oloturie, di cui ormai da quattro anni è vietata la pesca.

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