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Pene definite, 40 ordini carcerazione

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I carabinieri hanno eseguito 40 ordinanze di carcerazione emesse dalla Procura Generale di Bari a seguito di sentenze di condanna definitive. L’indagine, che riguarda le attività del clan barese Di Cosola, era stata avviata nel marzo del 2011 dopo l’omicidio di Giuseppe Mizzi, compiuto nel rione Carbonara. Gli accertamenti hanno permesso di dimostrare la colpevolezza di Antonio Battista (condannato a 20 anni di reclusione), mandante del delitto, e di Emanuele Fiorentino e di Edoardo Bove (condannati in altro processo rispettivamente a 20 e 13 anni) esecutori materiali.
Dalle indagini, condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, è emerso che Battista, all’epoca reggente operativo del clan Di Cosola, dopo aver subìto un agguato nel corso del quale rimase ferito, ordinò ai suoi di uccidere un uomo, “il primo che trovate”, del clan rivale Strisciuglio e quella sera, per errore, Emanuele Fiorentino e Edoardo Bove, spararono a Mizzi scambiandolo per uno spacciatore.

Notizia Audio voce Mimmo Moramarco Vietata la riproduzione

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