Pedinavano anziani e li rapinavano nel portone di casa: arrestati due rapinatori seriali
Negli ultimi mesi, a Bari, si sono verificati alcuni casi di rapina in danno di persone anziane, solitamente donne impegnate nella spesa quotidiana, che, nel rientrare presso le proprie abitazioni, sono state aggredite e rapinate da due uomini . Il modus operandi era sempre lo stesso: i due rapinatori, dopo averle raggiunte all’interno del portone di casa, le bloccavano alle spalle e con una mano sulla bocca delle vittime asportavano loro tutti i gioielli, strappandoli, e talvolta anche impossessandosi della borsa e del denaro ivi contenuto. Le attività poste in essere dalla Polizia di Stato, tese alla tutela delle fasce più deboli, per prevenire e contrastare questo odioso fenomeno criminale, e le indagini degli agenti della Squadra Mobile di Bari hanno consentito di chiudere rapidamente il cerchio e quindi di bloccare i due rei. Inoltre le immagini degli impianti di videosorveglianza orientati nei pressi dei luoghi ove sono avvenuti i fatti criminali hanno consentito, non solo di ricostruire nel dettaglio lo spregiudicato modus operandimesso in atto dai rapinatori, ma anche di risalire con certezza alla loro identità. Si tratta dei pregiudicati baresi VENTISETTE Roberto, di anni 44, e DI BARI Giovanni, di anni 46, che erano soliti appostarsi nei pressi di supermercati e farmacie del centro cittadino, ove sceglievano la propria vittima, la pedinavano per poi aggredirla una volta entrata nel portone di casa. Dopo alcune settimane di continue ricerche, i poliziotti della Sezione Falchi della Squadra Mobile hanno rintracciato i due in pieno centro cittadino e dopo una breve fuga sono stati bloccati ed accompagnati negli uffici di Polizia; in un estremo tentativo di sottrarsi alla cattura uno di loro ha anche fornito agli agenti false generalità. Il VENTISETTE e il DI BARI sono stati quindi sottoposti a fermo di Polizia e condotti presso il Carcere di Bari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria con le accuse di rapina pluriaggravata continuata, lesioni aggravate e falsa attestazione sulle proprie generalità. Il fermo poi è stato convalidato nella mattinata di ieri dall’Autorità Giudiziaria e nei loro confronti è stata emessa Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere.