Nuovi centri di Genetica, Medicina Fetale e Malattie Rare (VIDEONEWS)
Nell’Ospedale Di Venere di Bari è stato inaugurato un intero piano completamente ristrutturato e attrezzato con moderne tecnologie ed ecografi di ultima generazione per la diagnosi ecografica delle patologie fetali e per gli screening genetici tra cui la SMA. In programma la novità assoluta in Italia Meridionale della Chirurgia Fetale. Al taglio del nastro sono intervenuti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, il direttore sanitario ASL Bari Danny Sivo, il direttore della UOC di Medicina Fetale e del Dipartimento Gestione Avanzata Rischio Riproduttivo e Gravidanze a Rischio, Paolo Volpe, e il direttore della Genetica Medica, Mattia Gentile.
L’intervento complessivo, finanziato con circa 1,6 milioni di euro di fondi FESR (e in parte regionali) e completato in nove mesi, ha visto l’impiego di tecnologie e materiali di avanguardia ecosostenibili in modo da ottenere una elevata sicurezza degli ambienti operativi e delle sale diagnostiche ed è il risultato della ristrutturazione del primo piano di un edificio esistente all’interno del presidio, destinato ad ospitare le unità operative di Genetica Medica e Medicina Fetale.
Nella nuova struttura, oltre alle attività di Counselling Prenatale organizzate in collaborazione dalle due unità operative, sono in programma anche i primi interventi di Chirurgia fetale, novità assoluta in campo regionale e in Italia Meridionale. Per quel che riguarda il feto, si eseguono ecografie di II livello per la diagnosi delle malformazioni fetali con conseguente “presa in carico” dei casi di anomalie fetali congenite che arrivano fino al parto. Sono già in atto presso la Genetica Medica diversi Programmi regionali come il test del DNA fetale e lo Screening Neonatale della SMA. Dopo il recente via libera della Corte Costituzionale, è già operativo anche il nuovo Servizio di analisi genomica avanzata con sequenziamento della regione codificante individuale, il cosiddetto Esoma, capace di diagnosticare oltre l’85% delle malattie rare e non rare su base genetica, all’interno di un percorso specialistico codificato e completamente gratuito.