Cronaca

Natuzzi ai sindacati, con impegno del governo no a licenziamenti (Podcast)

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Chiesto ricorso a misure di sostegno,come ammortizzatori sociali

VOCE MIMMO MORAMARCO

Natuzzi spa, nel corso di un incontro con i sindacati Cobas e Usb, ha comunicato di essere impegnata a cercare soluzioni alternative ai licenziamenti collettivi e di aver chiesto al Governo l’accesso a soluzioni alternative quali gli ammortizzatori sociali, le misure della decontribuzione al Sud e a sostegno del made in Italy.

Se ci sarà l’impegno del governo, l’azienda procederà a “saturare” le fabbriche italiane evitando, quindi, il ricorso agli ammortizzatori sociali.
    L’incontro si è tenuto presso la sede di Confindustria, a Bari, in occasione della presentazione del Piano industriale 2025-2029, già sottoposto ai sindacati Confederali dell’Industria del Legno e del Commercio.
    Attualmente Natuzzi ha circa 3.500 nel mondo: 1.900 sono in Italia e, di questi, 1.800 al Sud. Dei licenziamenti collettivi alla Natuzzi si parla dal 2022, successivamente si era ipotizzata una crescita del mercato del 10%, invece c’è stato un calo che ha riguardato tutto il settore al livello mondiale. Per contenere le eccedenze di personale, la società ha fatto ricorso al contratto di espansione (che è cessato) e agli ammortizzatori sociali, che saranno utilizzati fino a fine 2024.

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