Montalbano Jonico (MT) ‘sul piede di guerra’ per dire no alle scorie
A Montalbano Jonico in provincia di Matera , l’Amministrazione comunale e la comunità sono pronti per ad opporsi al deposito delle scorie radioattive. La zona infatti è stata individuata in una ipotesi fatta dalla Sogin nella Carta nazionale delle aree potenzialmente idonei. La questione è stata inserita tra i punti all’ordine del giorno dell’assemblea consiliare convocata nell’ex cine-teatro Rondinelli, dove è prevista una netta e unanime contrarietà alla scelta Sogin. In campo è scesa anche l’associazione antinuclearista «ScanZiamo le Scorie» che ha presentato osservazioni alla mappa della Sogin e per ribadire e spiegare la contrarietà alla realizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari in Basilicata e nella Puglia.
L’Associazione Scanziamo le scorie continua a chiedere il rispetto del criterio di esclusione 14 (CE 14) della guida Ispra per l’individuazione delle aree potenzialmente idonee ad ospitare scorie nucleari, ribadendo che «la metodologia adottata per l’applicazione del criterio da parte di Sogin si fonda su motivazioni illegittime ed in contrasto con quanto indicato dallo stesso criterio di esclusione CE14, secondo la quale una posizione lontana da risorse minerarie, geotermiche e idriche sotterranee ridurrà la probabilità di interferenza (disturbo) involontaria dell’impianto di smaltimento.
L’applicazione corretta avrebbe dovuto invece disporre l’esclusione di 11 aree (tutte in Basilicata) su 17 di quelle individuate in quanto caratterizzate dalla presenza di importanti risorse del sottosuolo che compromettono il futuro isolamento del deposito con gravi pericoli. Di fatto, le aree dei Comuni di Montalbano, Bernalda, Acerenza e di Genzano vengono considerate potenzialmente idonee nella CNAPI solo perché è stato impiegato dalla Sogin un metodo errato.