Territorio

Mobilab, il laboratorio mobile che aiuta e rivoluziona il lavoro …Ad Altamura (Gallery)

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Per la prima volta in Puglia e in Grecia un laboratorio mobile va in allevamento ed effettua gratuitamente esami presso le aziende del territorio. Gli animali sono controllati e la qualità dei prodotti è eccellente. È così che si diventa leader nel mondo. Mobilab verrà presentato oggi, 12 settembre 2019, presso la sala consiliare del Comune di Altamura alle ore 15.30.

Due realtà, lo stesso obiettivo: Grecia e Puglia insieme per trasmettere la cultura della qualità. Si chiama Mobilab ed è il progetto che valorizza le produzioni tipiche locali, dando forza alle aziende del territorio. Un’ideainnovativa che mette in campo professionalità, competenza e ricerca, facendo rete e, soprattutto, diffondendo i valori della  sicurezza e della qualità. Questo rende le aziende forti e competitive in Puglia, in Grecia e all’estero.

È un progetto Interreg Greece Italy che nasce dalla collaborazione tra partner greci (Hellenic agriculture organisation Demeter, la  Regione delle isole Ionie, l’Università di Salonicco), l’Università di Bari (Dipartimento di Medicina Veterinaria, DiMev) e la Città metropolitana di Bari.

Il progetto, completamente GRATUITO per le aziende, è già in corso, ha una durata biennale (aprile 2018- aprile 2020) e ha lo scopo di migliorare la qualità delle produzioni ovicaprine, con particolare riferimento al  latte e i prodotti caseari.

Verrà presentato ufficialmente presso la sala consiliare del Comune di Altamura alle ore 15.30, alla presenza delle aziende zootecniche coinvolte.

I saluti istituzionali sono affidati al sindaco del Comune di Altamura, Avv. Rosa Melodia e al consigliere Antonio Stragapede delegato alla “Promozione e coordinamento dello Sviluppo Economico della Città Metropolitana di Bari”. Mentre i risultati preliminari di Mobilab saranno illustrati dalla Prof.ssa Marialaura Corrente e la Dott.ssa Viviana Mari  dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” – DIMEV.

In Puglia è proprio  il Dipartimento di Medicina Veterinaria ad agire e lo fa attraverso un questionario, stilato in accordo con l’Università di Salonicco e due laboratori mobili.

Un progetto itinerante, quindi, che raggiunge in modo capillare le aziende di ovicaprini dell’Area Metropolitana di Bari e delle Isole Ionie per effettuare esami e analisi microbiologiche che assicurano la salute degli animali e la qualità dei prodotti. I veterinari del Mobilab, percorrono chilometri, raggiungono le aziende coinvolte e, direttamente sul posto, garantiscono assistenza tecnica agli allevatori, offrendo loro le conoscenze opportune per innovare e rafforzare la loro produzione del latte.

L’obiettivo finale del progetto è quello di avvicinare la ricerca e la tecnologia ai piccoli e medi allevatori, – dichiara la dottoressa Loukia Ekateriniadou, Lead Beneficiary del progetto – supportare l’industria lattiero-casearia locale e collaborare in rete con gli imprenditori che decidono di applicare le nuove tecniche e utilizzare prodotti innovativi. Un processo che migliorerà la competitività e l’economia del territorio”.

È importante far comprendere agli allevatori l’opportunità straordinaria di Mobilab, perché sono tanti i vantaggi che uno strumento del genere comporta. – aggiunge Canio Buonavoglia, Dipartimento di Medicina Veterinaria (Università di Bari), responsabile del progetto. – Per questo nell’ambito del progetto, oltre agli esami presso le aziende, sono previsti anche meeting che hanno lo scopo di far incontrare gli allevatori, confrontare le loro esperienze, creare una vera e grande rete di contatti e insieme elaborare dati e formulare piani di intervento”.

Verrà inoltre distribuito materiale informativo attraverso un’azione capillare che coinvolgerà anche i veterinari. Mobilab insomma proteggerà un mestiere importante (come quello del pastore), promuovendo sistemi di allevamento che rispettino l’ambiente e il benessere animale e valorizzando i prodotti caseari. È così che la tecnologia e la tradizione s’incontrano e creano vera sinergia. La qualità passa sempre attraverso la cultura dell’attenzione e della condivisione

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