Mittal e l’indotto denuncia il mancato pagamento. Non si fidano più
Le aziende dell’indotto che da una settimana presidiano le portinerie dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto, lamentando il mancato pagamento delle fatture da parte della multinazionale, «stanno consentendo il passaggio dai varchi di approvvigionamenti minimi per l’attività produttiva, questo in attesa di avere risposte concrete dalla multinazionale nelle prossime ore in merito al ristoro dei crediti». Lo ha detto il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, dopo l’incontro con una folta delegazione di imprenditori, il governatore pugliese Michele Emiliano, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e gli altri sindaci della provincia.
I manifestanti hanno già annunciato che il blocco diventerà totale se non avranno garanzie precise da parte di ArcelorMittal nei due incontri di verifica sulla contabilità delle fatture che si terranno domani e dopodomani nello stabilimento, fissati dall’ad di ArcelorMittal Lucia Morselli su richiesta dello stesso governatore, che ha rappresentato al premier Conte e al ministro Patuanelli le criticità che devono affrontare le imprese, ormai sul punto di inasprire la protesta.