Lavori del futuro
Dal progettista di auto volanti all’assistente sociale su Internet, dal web marketing manager al costruttore di pezzi umani. Cosa fare pensando al domani.
Come ti immagini un domani? Ancorato alla scrivania del tuo ufficio in attesa che arrivi la pensione? Rassegnato perché vorresti cambiare vita ma non sapresti come e per fare che cosa? Disorientato perché avverti che il tuo mestiere sta cambiando ma non hai la più pallida idea di che cosa diventerà e di che cosa diventerai tu? Hai provato a pensare che i comportamenti dei consumatori insieme alle nuove tecnologie stanno aprendo nuovi spazi ai lavori del futuro? E che potresti avere l’occasione di dare una svolta alla tua vita grazie a queste professioni? Se, invece, sei disoccupato e avverti che nel settore in cui hai sempre operato non c’è più spazio per te per una questione di età, perché hai troppa esperienza e le aziende sanno che costi di più rispetto alle nuove leve o perché sei rimasto agli schemi tradizionali e non hai avuto l’opportunità di evolverti, probabilmente ti avranno detto più di una volta che sei in grado di reinventarti in qualcosa di nuovo perché hai le capacità per farlo. Sì, ma in che cosa? Non sempre è facile capire quali possono essere i lavori del futuro in grado di garantire un margine di successo a chi ricomincia da zero.
Stesso discorso vale per i più giovani, sempre più scoraggiati perché non trovano uno sbocco agli studi che hanno fatto o perché, quando il posto lo trovano, si sentono sfruttati per pochi soldi e precari a vita. Spremersi un pochino di più le meningi e pensare a qualcosa di nuovo avendo la vista lunga può sicuramente aiutare a recuperare l’entusiasmo, darsi da fare e crearsi un avvenire soddisfacente.
Le basi sono già state gettate. Quello che resta da fare è costruirci sopra un’attività o cercare di inserirsi in una già avviata tenendo conto di come sta cambiando la società. Sicuramente Internet è la realtà che più occasioni offre, come vedremo tra poco. Ma la tecnologia non si limita al solo web. Avrai sentito parlare, ad esempio, delle stampanti 3D in grado di «fabbricare» qualsiasi cosa. Ti immagini che cosa vuol dire e quali opportunità può offrire questo settore?
Alcuni lavori del futuro possono fare sorridere solo a pensarli. Ad esempio, perché non prepararsi a fare la guida sullo spazio, ora che abbiamo Marte quasi a portata di mano? Troppo fantascientifico? Chiedi a tua nonna se 20 anni fa immaginava di saper usare un cellulare e di poter fare una videochiamata con il nipote che ha dall’altra parte del mondo. Se glielo dicevi ai tempi ti avrebbe detto che i libri che leggi ti hanno bevuto il cervello. Ed invece oggi è una realtà. E perché non pensare a fare l’architetto agricolo creando e coltivando il verde nei condomini per garantire ai vicini di avere il proprio orticello sui balconi e, allo stesso tempo, aiutare l’ambiente nelle zone urbane? Che dire, invece, dei mestieri che si possono avviare pensando ad una società che invecchia sempre di più e che, di conseguenza, rischia di perdere la memoria a causa delle malattie legate all’età? Credi sia davvero impossibile aggiungere alla memoria umana una artificiale, una sorta di hard disk dove immagazzinare dei dati?
Non essere troppo scettico quando leggerai di seguito quali possono essere i lavori del futuro: se la vita ti regalerà il tempo necessario, un domani potresti dire, come tua nonna davanti allo smartphone: «Chi l’avrebbe mai detto». Te lo diciamo noi adesso. Stampa questo articolo, mettilo in un cassetto e rileggilo tra qualche decina di anni. Noi contiamo sul fatto di esserci per verificare insieme a te se tutto si è avverato e, quanto meno, avviato.
Lavori del futuro: come cambiano i mestieri
Apparentemente può sembrare solo un gioco di parole. Un mestiere si trasforma in un altro cambiandogli il nome (possibilmente in inglese, altrimenti sembra un lavoretto di poco conto) ed ecco che ci troviamo davanti uno dei lavori del futuro. In realtà, non è proprio così. Accanto alla «dicitura» si evolve anche il modo stesso di lavorare o, almeno, così dovrebbe essere, se no non avrebbe un senso. E nemmeno un futuro.
Giusto per citare un esempio che ci riguarda da vicino, prendiamo il caso del giornalista. Per quanto tempo si chiamerà ancora così prima di diventare Seo copywrigter o Seo specialist? Badate bene, non si tratta solo di rendere più moderno il biglietto da visita con un nome ad effetto: questa qualifica risponderebbe in modo più fedele a quello che sta già diventando la professione del giornalista ed a quello che sarà a breve termine. Chi si affaccia oggi a questo mestiere sa che non esistono più le logiche di una ventina di anni fa ma che oggi vengono richieste anche delle competenze diverse. Una su tutte, conoscere il sistema Seo per ottimizzare il sito del giornale ed aumentare la visibilità e, di conseguenza, il guadagno. Insomma, non viene chiesto soltanto di avere una buona cultura generale e di saper scrivere bene in italiano, ma soprattutto di avere una buona cultura del web e di sapere scrivere bene su Internet, cosa ben diversa rispetto alla scrittura sulla tradizionale carta stampata con i canoni che ci insegnavano una volta.
Lo stesso vale per il PR: se un domani vuole continuare a lavorare nella promozione dell’immagine di un’azienda o di un marchio, dovrà inevitabilmente allargare la propria mente e diventare Social media manager e sapere alla perfezione come sfruttare le reti sociali. Così come, ad un certo punto, non esisteranno più i venditori o gli addetti commerciali così come li conosciamo oggi ma ci saranno gli Inbound marketing specialist, cioè dei professionisti in grado di attirare dei clienti verso un marchio, un prodotto o un servizio.
È in questa capacità di adattarsi alle nuove prospettive ed ai cambiamenti del mercato e della società che si trovano le occasioni ed i lavori del futuro.
Lavori del futuro: la vendita
L’abbiamo appena citato. Il venditore, così come concepito oggi, è in via di estinzione e, con il tempo, diventerà Inbound marketing specialist. Dovrà tenere conto di nuove strategie che viaggiano in rete (e non più porta a porta). Che l’e-commerce stia rubando un’importante fetta di clienti ai negozi tradizionali è una realtà. E che questo trend aumenterà nel tempo sarà inevitabile. Chi un domani, vorrà vendere qualcosa dovrà ricorrere ad Internet dove, tra l’altro, può risparmiare in affitto di locali ed arrivare potenzialmente ad un pubblico molto più vasto.
Il mestiere dell’Inbound marketing specialist, dunque, consisterà nel rivolgersi ad una platea molto vasta anche attraverso i nuovi canali di comunicazione (blog, social, e-mail, ecc.) ed a livello internazionale, e convincerla ad acquistare online un prodotto o un servizio attraverso una strategia di marketing chiara ed efficace che tenga conto del target di riferimento e di ciò di cui il cliente può avere bisogno.
Accanto a questa figura ci devono lavorare delle altre come il social media manager, che gestisce i rapporti con i canali social, ed il web marketing manager, che segue le attività di marketing online dell’azienda. Ma, pensando ai lavori del futuro, quest’ultima figura potrebbe lasciare spazio ad un’altra, quella del growth hacker. Che cosa fa? Si tratta di una persona specializzata nel marketing online che ha il compito di sviluppare delle nuove strategie di successo per incrementare velocemente il numero dei clienti di un’azienda. Lo fa sfruttando i dati per targetizzare i potenziali nuovi utenti con il messaggio giusto in modo da massimizzare la risposta. Dovrà avere, tra le altre cose, una buona conoscenza di Google Analytics e di Hubspot, anche se questo mestiere del futuro è in continua evoluzione e un domani saranno utilizzati altri strumenti e strategie.
Fondamentale anche il ruolo dell’e-commerce manager, cioè della persona che si occupa della gestione delle vendite online. Nello specifico, questa figura professionale deve pensare a:
- definire le strategie di vendita su Internet;
- gestire le vendite;
- i cataloghi dei prodotti o dei servizi da presentare online;
- analizzare i profili dei clienti.
Ultimo, ma non ultimo, lavoro del futuro che inseriamo in questo capitolo è quello del SEM specialist (mettetevi il cuore in pace, trovarne uno con il nome in italiano sarà come trovare il mitico ago nel pagliaio). Si tratta della persona che deve portare degli utenti qualificati su un sito per poi farli diventare clienti. Si occupa, quindi, di pianificare delle campagne pubblicitarie online, pay per click o newsletter, aumentare la popolarità del sito e valutare attraverso degli appositi strumenti i risultati ottenuti. In altre parole, il SEM specialist si occupa di pubblicità sui motori di ricerca, soprattutto attraverso la più importante piattaforma online, cioè Google Adwords.
L’avevamo detto: in futuro, il venditore non sarà più quello che è oggi.
Lavori del futuro: il customer service
Abbiamo già fatto notare che i lavori del futuro devono seguire i cambiamenti dei consumatori, delle loro esigenze, delle loro necessità. Se i bisogni sono diversi, diverse dovranno essere le risposte che si danno. Così, tra i mestieri che un domani dovranno avere delle caratteristiche nuove c’è anche quello del customer service, cioè delle persone che prestano assistenza ad un consumatore o all’utente di un servizio, che risolvono i loro problemi.
Oggi praticamente tutte le aziende, soprattutto quelle che offrono un servizio pubblico come può essere il trasporto ferroviario o urbano oppure la fornitura di energia o, ancora, l’operatore telefonico, sono dotate di un customer service. In certi casi si parla di un servizio dotato di persone fisiche che parlano con l’utente guardandogli negli occhi, altri dispongono di un call center, in pochi sono attrezzati con un vero e proprio customer service automatizzato con i bot. Che non sono, ovviamente, i buoni ordinari del tesoro ma un’abbreviazione di robot applicata al settore informatico.
Come sarà il lavoro del futuro per il customer service dotato di bot? Sarà quello di programmare un software in grado di dare delle risposte agli utenti di un servizio o che hanno comprato un prodotto e che hanno bisogno di interloquire con qualcuno dell’azienda perché è sorto un problema o per avere un’informazione utile. Il bot, una volta predisposto dal programmatore, invia via chat o via e-mail delle risposte alle richieste ricevute. L’abilità di chi vuole fare questo mestiere dovrà essere quella di non far capire al cliente o all’utente che sta parlando con una macchina anziché con un operatore in carne ed ossa.
Lavori del futuro: il chief digital officer
Il domani non arriverebbe mai senza di lui. Il chief digital officer è un altro dei lavori del futuro che diventeranno indispensabili, anche se già oggi sono richiesti per seguire il processo di trasformazione digitale delle aziende, avviato qualche anno fa. Di che cosa di occupa questa nuova figura professionale? Il suo compito è quello di far dialogare in modo fluido i vari settori di una società (l’amministrazione, le risorse umane, l’IT, la divisione commerciale, ecc.) attraverso i canali digitali. Dovrà riuscire a creare un equilibrio coordinando e supervisionando la digitalizzazione senza che ci siano dei dislivelli tra un settore e l’altro.
Tra le competenze richieste ci saranno il management, il customer service (ecco che lo ritroviamo), il project management e la comunicazione multicanale. Sarà chiamato ad innovare in continuazione quello che già c’è sfruttando le nuove possibilità che lo sviluppo della tecnologia offre man mano che passa il tempo.
Lavori del futuro: il cloud architect
Altro elemento fondamentale per le aziende che puntano sui lavori del futuro in modo da restare al passo con il tempo. Il cloud architect non deve costruire castelli sulle nuvole ma dei sistemi di immagazzinamento dei dati. Vogliamo dire che sarà l’evoluzione all’ennesima potenza dell’archivista di una volta? Se ti piace questa definizione, fai pure. Il suo compito, però, va molto al di là di mettere i dati in un cassetto virtuale, in cloud, insomma. L’architetto in questione dovrà creare una rete di «nuvolette», cioè di server, e gestire dei sistemi informatici distributivi occupandosi di cloud sia pubblici sia privati. In altre parole, deve progettare e costruire degli ambienti virtuali scalabili che rispondano alle esigenze di business delle aziende. Considera che sono in costante aumento le imprese che sentono il bisogno di «collocare» i propri dati in un cloud pubblico e che, anziché affidarsi a dei professionisti esterni, preferiscono assumere il proprio cloud architect a cui affidare dei progetti continuativi.
Lavori del futuro: il cyber manager security
Se prima, quando esisteva solo la carta, il nemico voleva farti del male, aveva due possibilità: o si intrufolava nel tuo archivio e ti rubava delle informazioni o – soluzione più drastica – te lo bruciava. Rischiando, però, di essere sorpreso e di finire nei guai. Oggi che tutto viene conservato in formato digitale e che molti processi produttivi si affidano all’informatica, il nemico si è fatto più furbo, non si espone in prima persona ma ti organizza un bell’attacco hacker e ti distrugge o ti ruba tutto quello che vuole. Per evitare danni come questi, ecco che già si è fatto avanti il cyber manager security, una figura molto richiesta e che sarà uno dei lavori del futuro più pagati. A lui il compito di garantire la sicurezza dei dati di un’azienda attraverso degli strumenti informatici efficaci per respingere qualsiasi tentativo di intrusione.
Il cyber manager security dovrà, pertanto, progettare dei piani di prevenzione con antivirus e programmi di anti-spionaggio ed intervenire sui software e le reti aziendali per rafforzare la sicurezza. Saranno anche suoi compiti la creazione di antivirus ed il controllo del loro utilizzo, la realizzazione di test e la risoluzione dei problemi causati da eventuali imperfezioni.
È opportuno che abbia delle conoscenze legali che riguardano la protezione dei dati, dei marchi e dei brevetti nonché i crimini informatici.
Lavori del futuro: i costruttori di pezzi umani
Sì, lo so: detto così non suona benissimo. Sa di provocazione. Ma è la cruda realtà. Perché anche il mondo della scienza apre la strada ai lavori del futuro. E tra questi c’è il costruttore di parti del corpo, cioè di pezzi umani. Com’è possibile? Pensaci bene: non esistono già le protesi? Ecco, appunto. Il costruttore di parti del corpo dovrà sfruttare l’evoluzione della scienza per migliorare sempre di più i materiali e la tecnica e rendere i pezzi umani simili a quelli «originali». Non si tratterà di un nuovo Frankenstein Jr. che, come Gene Wilder, lavorerà accanto a Igor/Marty Feldman per mettere insieme pezzo dopo pezzo un mostro. Il suo compito sarà molto più nobile se sarà in grado di costruire degli organi per trapianti per salvare la vita di chi il trapianto lo deve fare ma l’organo compatibile non lo trova.
Condizione indispensabile per lavorare in questo settore, oltre alla bravura e alla preparazione: l’onestà. Meglio non immaginare cosa potrebbe succedere se qualche malintenzionato si mettesse a organizzare un traffico di organi costruiti ad hoc a seconda delle esigenze dei pazienti.
Legata a questa figura c’è anche quella del nanodottore, cioè dello specialista in nanotecnologie applicate alla medicina e all’assistenza sanitaria. Uno altro tra i lavori del futuro che, se gestito correttamente, si potrebbe definire «socialmente utile».
Lavori del futuro: le coltivazioni terapeutiche
Come saranno gli agricoltori del futuro? Avranno una zappa digitale e mungeranno delle cybermucche? Battute a parte, il mondo dell’agricoltura offre delle nuove prospettive per chi ha la passione delle coltivazioni e degli allevamenti e vuole investire nei lavori del futuro.
Ad una di queste soluzioni si arriva grazie alla modificazione genetica. Niente paura se lo scopo è quello descritto poco fa, cioè quello di trovare dei modi per produrre delle proteine o delle sostanze a scopo terapeutico. Pensa, ad esempio, agli ortaggi che contengono vaccini o al latte con delle proprietà curative per l’essere umano. Chissà che così si possa porre fine alle annose polemiche sulle vaccinazioni dei bambini: anziché un ago con il siero, un bel succo di pomodoro o di carote.
Altra possibilità è quella di progettare delle fattorie verticali in città sfruttando la tecnica della coltivazione idroponica. Di che si tratta? È un tipo di coltivazione fuori dal suolo in grado di far crescere la coltura sopra una roccia o in un terreno particolarmente sabbioso. Si utilizza poca acqua (un decimo rispetto alla coltura in terra) e si ottiene lo stesso risultato. È importante l’aspetto ambientale, visto che questo tipo di impianti non necessita di diserbanti, non produce dispersioni nel terreno e riduce al massimo l’uso di antiparassitari. Chi è in grado di progettare e di gestire questo tipo di coltivazione in città potrebbe avere un futuro assicurato, purché abbia le conoscenze tecniche, ingegneristiche e commerciali adeguate.
Lavori del futuro: il pilota e la guida spaziale
Parliamo di futuro, non proprio di domani. Ma, con il tempo, tra i lavori del futuro ci sarà anche il pilota spaziale e la guida che ti accompagnerà sulla Luna o su Marte per raccontarti la loro storia e le loro caratteristiche. Come visitare una città d’arte ma molto più lontano. D’altra parte, solo un centinaio di anni fa sembrava fantascienza poter andare in aereo da Milano a Madrid in appena due ore. Perché dovrebbe essere impossibile credere a questo sogno? Non a caso, alla Sicsa, cioè all’Università di Houston, negli Stati Uniti, sono al lavoro per progettare case ecologiche su Marte e veicoli per il turismo spaziale. È questione di tempo, tanto vale cominciare a pensarci.
Lavori del futuro per aiutare gli anziani
Lo sappiamo che l’Italia è un Paese che invecchia sempre di più. Quindi, anche il settore della Terza età offre delle possibilità per trovare dei lavori del futuro. Uno di questi può essere il consulente geriatrico. Il suo compito un domani sarà quello di gestire le esigenze assistenziali e di salute di chi non riesce più ad essere autosufficiente al 100%. Creare, dunque, delle soluzioni diverse da quelle attuali nella medicina, in campo farmaceutico o psichiatrico ma anche nel settore dell’assistenza (ad esempio nell’alimentazione o nell’esercizio fisico).
Si può pensare pure alla chirurgia per l’aumento della memoria. Pensa alla possibilità di intervenire per incrementare la capacità di ricordare o per modificare la capacità di trattenere in mente delle informazioni eliminando le disfunzioni sensoriali provocate dall’eccessivo carico di dati immagazzinati lungo una vita.
Lavori del futuro: lo specialista nei cambiamenti climatici
Altro problema destinato a peggiorare nel tempo: i cambiamenti climatici. Tra i lavori del futuro può trovare spazio lo specialista che si dedica a trovare delle soluzioni per invertire la loro rotta soprattutto in quelle zone del mondo particolarmente a rischio e colpite puntualmente da siccità o di inondazioni. Dovranno avere la preparazione scientifica idonea a capire, ad esempio, come riempire un fiume dove serve più acqua o svuotare un mare il cui livello cresce in modo pericoloso. Oppure, di creare delle soluzioni per deviare i raggi del Sole in modo che non colpiscano una zona già fin troppo arida.
Già che ci siamo, un altro dei lavori del futuro in questo settore può essere quello del vigile che controlla chi vuole modificare i fenomeni atmosferici. Avrai sentito parlare di chi provoca la pioggia o di chi cerca di evitarla in un determinato periodo (si disse ai tempi che i cinesi ci provarono per non guastare le Olimpiadi di Pechino del 2008). Ecco, il compito di questo «poliziotto» sarà quello di identificare e denunciare, ad esempio, chi lancia in modo illegale dei razzi con ioduro di argento per far sì che le nuvole in transito ci regalino un po’ di pioggia.
Lavori del futuro: l’insegnante virtuale
Guai a toccare la scuola in senso fisico, per carità. Ma immagina di non dover chiamare più una persona per dare delle ripetizioni a tuo figlio o di avere a disposizione un insegnante virtuale nel caso in cui non possa frequentare un istituto per un periodo di tempo in modo da non fargli perdere nemmeno una lezione. Anche questo si colloca tra i lavori del futurograzie agli avatar. Ci sarà, quindi, bisogno di una persona che gestisca i contenuti da proporre agli studenti ma anche il rapporto tra l’insegnante virtuale ed i ragazzi.
Lavori del futuro: il progettista di auto volanti
Su questo, quasi ci siamo ma c’è ancora tanto da fare. Sono già in fase di collaudo le auto volanti di alcune società olandesi, francesi, cinesi, slovacche e tedesche. I primi sono talmente avanti che la prima macchina con le ali potremmo vederla volare già nel 2019. Un’altra sfida tra i lavori del futuro per accantonare definitivamente la fantascienza e cominciare a parlare di realtà. Ci vogliono costruttori e progettisti di questi mezzi alternativi di trasporto, ma anche chi fornisca dei carburanti diversi da quelli utilizzati oggi. Volendo, ci sarebbe da immaginare anche chi costruisce dei tutor per gli eccessi di velocità (possibilmente rispettando i brevetti per evitare guai imbarazzanti come quello accaduto sulle autostrade), i casellanti sospesi per riscuotere il pedaggio, i segnali di divieto di accesso o di senso unico aereo o quello che avverte che, qualche metro più in giù, c’è un parcheggio libero.
Non è difficile immaginare che un domani possa servire la figura dell’assistente sociale per chi frequenta i social network. Tra i lavori del futuro c’è spazio anche per chi si occupa online delle persone che rimangono vittime di cyberbullismo o che soffrono di qualche patologia legata all’uso eccessivo di Internet. Un compito molto simile a quello di chi oggi lavora per chi soffre di un disagio sociale per motivi più «tradizionali», per dirla così. Ci vorrà la stessa preparazione, aggiungendo una profonda conoscenza delle tematiche e delle problematiche trattate sui social network o sui social media.