Ispezioni a Tecnoparco, trovati rifiuti senza codici
Dai rifiuti stoccati senza l’indicazione del codice CER (il Catalogo Europeo dei Rifiuti) – che ne dovrebbe identificare grado di pericolosità e processo di trattamento – , alle modifiche all’impianto non immediatamente comunicate. Sono 15 le inottemperanze e violazioni all’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) segnalate dall’Arpab a seguito delle visite ispettive a Tecnoparco Valbasento di Pisticci. Rilievi a cui si aggiungono 26 raccomandazioni per migliorare i gradi di affidabilità e sicurezza dell’impianto.
Le attenzioni principali sono puntate sulle inottemperanze che l’azienda stessa ha contestato con una propria memoria. Nel dettaglio: l’assenza di codici CER sarebbe stata riscontrata sulle etichettature delle vasche di stoccaggio dei reflui e del cassone contenente i fanghi derivanti dalle attività di manutenzione degli stessi contenitori.
Oltre alle modifiche non comunicate nei tempi previsti, il gruppo ispettivo ha contestato anche la mancanza di quattro sistemi per il rilievo dei parametri di emissioni, l’inefficacia di alcuni monitoraggi anti rumore, l’assenza di sistemi automatici antitraboccamento dei reflui e, in un caso, l’utilizzo di un cunicolo aperto per lo scarico e la tardiva o incompleta trasmissione di alcuni dati.
E’ stata trovata, infine, una vasca di interconnessione con la rete fognaria chimica che non sarebbe prevista nell’autorizzazione, né sarebbe stata segnalata con successive comunicazioni.
Sulle varie rilevazioni contestate, Tecnoparco ha risposto punto per punto, sostenendo le proprie ragioni.