In Consiglio regionale le opposizioni lucane insorgono sul Recovery Fund
“Ancora un rinvio dell’istituzione della commissione senza nessuna giustificazione logica e plausibile. Sono passati 4 mesi e, ancora una volta, il Consiglio regionale pensa bene di decidere di rinviare la costituzione ufficiale della Commissione speciale ‘Recovery Fund’, istituita con la delibera del Consiglio regionale n.188 del 17 dicembre 2020, proposta da Italia Viva e arrivata a compimento, già il 10 marzo, con l’approvazione all’unanimità”. E’ quanto dichiarano tutti e 8 i consiglieri regionali di opposizione di Italia Viva, Movimento 5 stelle, Pd e Prospettive lucane rispettivamente Luca Braia e Mario Polese, Gianni Leggieri, Carmela Carlucci, Gianni Perrino, Roberto Cifarelli, Marcello Pittella e Carlo Trerotola secondo i quali “questo continuo rimando di responsabilità offre la cifra del rispetto che questa maggioranza ha delle decisioni del Consiglio e dell’importanza che viene data al confronto democratico e a quello con la comunità lucana tutta. Interlocuzioni che sappiamo tutti essere urgenti e necessarie oltre che da avviare, senza più perdere tempo, sui temi legati alle istanze che la Basilicata dovrà definire e inviare al Governo nazionale per il Recovery Plan”. E ancora aggiungono gli esponenti delle minoranze: “Tra le varie dinamiche di cui si sono resi protagonisti, a vario titolo e per vari motivi, i consiglieri della maggioranza, martedì, questo nulla di fatto è frutto esclusivamente della mancanza di accordo sulla presidenza della stessa Commissione speciale ‘Recovery Fund’, come se fosse una tra le varie ‘poltrone da spartire’. Di fatto si fa entrare qualcosa che ha una durata limitata e un obiettivo specifico e unitario nello squallido gioco della divisione del potere, unico segno distintivo di questi primi 2 anni di legislatura Bardi”. “Eppure, nella Commissione – sottolineano ancora i consiglieri – non ci saranno risorse da gestire, stipendi da prendere o poteri da esercitare ma ‘solo’ una approfondita discussione che deve coinvolgere le associazioni datoriali, i sindacati, gli operatori, gli ordini professionali, i sindaci, i territori. Tutti i soggetti, in pratica, da ascoltare al fine di recepire e definire le direttrici di sviluppo sulle quali costruire la proposta Basilicata per il prossimo futuro, utilizzando al meglio le risorse che arriveranno dall’Europa. L’obiettivo resta quello di programmare come utilizzare le più importanti risorse mai avute in disponibilità per la nostra Regione, raggiunto il quale la Commissione non avrà più ragione di esistere. Normale, a questo punto chiedersi cosa sia cambiato dal 17 dicembre 2020, quando proprio all’unanimità si decise di istituire la commissione. Oppure, quali evoluzioni ci siano state, all’interno della maggioranza, dal 12 marzo scorso quando sempre all’unanimità abbiamo approvato la delibera di consiglio regionale”. “Continuiamo – concludono – a non comprendere e ieri, l’ennesima forzatura regolamentare del presidente del Consiglio Cicala, sempre più ostaggio della maggioranza, con la quale fa seguire alla sua stessa convocazione della commissione, finalmente ottenute dopo tante nostre sollecitazioni, un immotivato rinvio chiesto da Lega – Forza Italia e Fratelli d’Italia. E’ utile allora che i lucani e le lucane sappiano che il presidente del Consiglio si vede costretto a fare determinate azioni e a non farne altre anche dopo aver espresso immediatamente prima della seduta consiliare, la volontà assoluta di procedere con la costituzione della Commissione speciale. L’unica speranza è che si proceda già nella prossima seduta sperando non sia troppo tardi”.