Droga: ordini online a Taranto, richiesti ‘panzerotti e caffè’
Pianificavano l’attività di spaccio di droga nelle chat di whatsapp e usavano un linguaggio criptico temendo controlli da parte delle forze dell’ordine: sono 4 i destinatari dell’avviso di chiusura delle indagini emesso dalla Procura di Taranto e notificato dagli agenti del Commissariato di Grottaglie, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce e da unità cinofile della Polizia di Frontiera di Bari. Rispondono, in concorso, del reato di spaccio di cocaina e hashish Le indagini, risalenti al periodo novembre 2021-febbraio 2022, sono partite dall’arresto per spaccio di un 40enne, ancora oggi agli arresti domiciliari. Nella sua abitazione furono rinvenuti più di 70 grammi di cocaina e 44 grammi di hashish, oltre a materiale da taglio e per il confezionamento delle dosi. Dall’analisi tecnica del traffico sul telefono del 40enne sono stati riscontrati indizi di colpevolezza a carico di altre tre persone. Dall’analisi dei messaggi scambiati nelle numerose chat presenti sul telefono, è emerso un linguaggio criptico utilizzato verosimilmente per indicare i vari tipi di sostanze stupefacenti e il relativo peso: “un caffè”, “5 panzerotti”, “qualcosa di fresco, del vino, un amaro” o anche “scarpe”. Inoltre, nelle chat erano presenti foto con numeri e conteggi che probabilmente si riferivano a debiti contratti dai clienti per l’acquisto della droga. Compariva persino un’immagine che ritraeva un uomo intento a consumare cocaina, preceduta da un messaggio audio di ringraziamento. Al termine delle perquisizioni domiciliari, effettuate contestualmente alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, sono state rinvenute, nell’abitazione di uno degli indagati, alcune confezioni di cocaina e 2.900 euro in contanti.