Droga e Truffa scoperte dalla Guardia di Finanza : Brindisi e Bari (VIDEO)
La Guardia di Finanza, ha concluso, ieri pomeriggio, un’altra operazione aeronavale, nel Basso Adriatico, con il supporto dei mezzi aeronavali impegnati nell’operazione “THEMIS 2018” dell’Agenzia FRONTEX coordinata, a livello nazionale, dall’lnternational Coordination Centre (I.C.C.), istituito presso il Comando Operativo Aeronavale Guardia di Finanza di Pratica di Mare (RM) e in Puglia, dal Gruppo Aeronavale Guardia di Finanza di
Taranto. In particolare, le unità in pattugliamento localizzavano, al largo di Brindisi, un motoscafo
sospetto che dalle acque internazionali dirigeva verso le coste italiane con la linea di galleggiamento dello scafo particolarmente bassa.
Poco dopo, i finanzieri raggiungevano il natante e gli intimavano l’alt, a cui i conducenti non ottemperavano, cercando di aumentare la velocità per sottrarsi al controllo. Le vedette veloci del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, dopo un breve inseguimento, riuscivano ad abbordare il mezzo e a fermarne la corsa.
A bordo dell’imbarcazione, i militari rinvenivano 67 colli di sostanza stupefacente tipo marijuana.
Il mezzo utilizzato per l’illecito traffico, un motoscafo semicabinato lungo 6,5 metri circa, dotato di un potente motore entrofuoribordo, veniva condotto agli ormeggi della Sezione Operativa Navale Guardia di Finanza di Brindisi. I due scafisti, un albanese di 29 anni e un italiano di 33 anni, venivano arrestati per detenzione e traffico internazionale di stupefacenti e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. La marijuana sequestrata dai finanzieri era confezionata in involucri di varie dimensioni, per un peso complessivo di circa 550 kg e al mercato clandestino avrebbe fruttato al dettaglio quasi cinque milioni di euro.
Attivata anche in questa circostanza la ormai stabile e consolidata collaborazione operativa e informativa con le Autorità di polizia albanesi, tramite il Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza di stanza a Durazzo e l’Ufficio di Collegamento della Polizia Albanese in Italia.
La perfetta sinergia tra la componente aeronavale del Corpo ed i Reparti territoriali delle Fiamme Gialle pugliesi, sta consentendo, grazie ai proficui rapporti di collaborazione esistenti con le varie Procure della Repubblica, di contrastare efficacemente i sodalizi criminali che gestiscono i traffici illeciti via mare i quali, proprio nel periodo estivo, sfruttano la presenza delle numerose imbarcazioni da diporto che affollano la costa salentina, per
confondersi tra i turisti che incrociano le rotte del basso Adriatico.
Dall’inizio dell’anno 2018, sono state sequestrate 14 imbarcazioni, oltre 14 tonnellate di marijuana e 35 sono gli scafisti arrestati dalla Guardia di Finanza in Puglia.
//////////////////////////////////////////////////
La Guardia di Finanza di Ostuni in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi – su richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica – ha sequestrato a due coniugi di Carovigno (imprenditori agricoli), beni e disponibilità finanziarie per complessivi 270 mila euro, importo equivalente all’ammontare dei contributi indebitamente percepiti quali aiuti comunitari all’agricoltura.
L’adozione del provvedimento cautelare è intervenuta al termine delle indagini di polizia giudiziaria svolte dai militari della Compagnia di Ostuni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Brindisi, che hanno consentito di disvelare il meccanismo “fraudolento” adottato dai due coniugi per richiedere contributi
pubblici all’A.G.E.A. (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), organismo nazionale deputato all’erogazione degli aiuti che l’Unione Europea finanzia per sostenere la produzione agricola dei paesi della Comunità.
Gli accertamenti delle fiamme gialle, fondati sull’esame della documentazione reperita nel corso del controllo effettuato, hanno consentito di accertare sia la falsità del requisito di “nuovo agricoltore” da parte del richiedente il contributo
– condizione artatamente manifestata in sede di inoltro dell’istanza attraverso l’interposizione della coniuge – sia la natura “simulatoria” dei contratti di affitto stipulati tra i due coniugi ed alcuni proprietari agricoli.
Pertanto, sulla base dei riscontri investigativi che hanno determinato la non coerenza dei requisiti indispensabili per ottenere i finanziamenti comunitari erogati dall’Agenzia, i due soggetti sono stati denunciati alla locale Procura
della Repubblica per il reato di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche.
Il sequestro operato dai finanzieri ha consentito così di cautelare somme di denaro per 91 mila euro nonché un capannone del valore di 177 mila euro. Si rappresenta, infine, che le risultanze emerse saranno altresì comunicate alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari per i conseguenti provvedimenti finalizzati a contestare il danno erariale subito dallo Stato.