Bollette gas, strada in salita e i casi di Basilicata e Puglia
La Basilicata offrirà la componente gas gratis ai residenti utilizzando i proventi delle royalty derivanti dalle attività upstream. Secondo gli operatori ci sono “complessità attuative onerose e difficilmente compatibili con una rapida attuazione” tra cui la necessità di adeguare i sistemi informativi utilizzati per la fatturazione. In Puglia si punta ad utilizzare le compensazioni del gasdotto Tap ma Confindustria parla di incostituzionalità. Toscana ed Emilia Romagna tentate da misure simili. È in salita la strada per applicare lo sconto in bolletta che la Regione Basilicata ha approvato a fine agosto e a cui stanno guardando, in ordine sparso, anche altre Regioni con l’idea di “compensare” i cittadini per la presenza di attività estrattive e infrastrutture energetiche sul territorio. Gli operatori contestano la norma e temono emulazioni da parte delle altre, che renderebbero “complessa, onerosa e frammentata la gestione dell’intera clientela delle società di vendita di livello nazionale”. Con l’aggravante che, argomentano, azzerare il costo della materia prima ha il risultato di incentivare i consumi energetici proprio mentre si cerca di remare in senso opposto. In Puglia, dove si punta ad utilizzare le compensazioni del gasdotto Tap, Confindustria parla di “incostituzionalità” e di una legge “non coerente con il quadro normativo nazionale”. Intanto, anche Toscana ed Emilia Romagna guardano agli sconti in bolletta attraverso le compensazioni per i futuri rigassificatori di Piombino e di Ravenna.