Bari, mascherine a peso d’oro. Insorge Ordine dei farmacisti
Come si apprende dalla Gazzetta del Mezzogiorno , ancora Il caso delle mascherine vendute a peso d’oro (il caso più recente ha riguardato la Bat) non può oscurare «il lavoro encomiabile svolto da tantissimi farmacisti che, anche in questa emergenza, danno prova di dedizione e rigore operando con responsabilità e coraggio». Per questo l’Ordine di Bari e Bat annuncia che sottoporrà a procedimento disciplinare chi verrà riconosciuto responsabile di comportamenti contrari all’etica.
È quanto annuncia in una nota il presidente dell’Ordine di Bari e Bat, Luigi d’Ambrosio Lettieri. «Il cittadino – dice il presidente – si affida con fiducia al farmacista e non si aspetta di essere tradito». Lunedì scorso tra Bari e la Bat la Finanza ha sequestrato circa 35mila articoli sanitari messi in commercio in violazione delle norme, oppure a prezzi molto più alti rispetto ai normali valori di mercato. Alcuni sequestri sono stati effettuati in due farmacie di Andria e Barletta. Ma casi simili si registrano ormai quasi giornalmente in molte parti d’Italia.
Si tratta di comportamenti che, se dimostrati, secondo D’Ambrosio Lettieri sarebbero «atti disdicevoli per il decoro professionale e potenzialmente rilevanti penalmente», anche per l’aumento ingiustificato dei prezzi. «Speculare sulla vendita di prodotti di prima necessità – avverte d’Ambrosio Lettieri – integra il reato di cui all’articolo 501 bis del codice penale che punisce chi compie manovre speculative in modo da alterare il mercato».