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ASL Bari e ambulatorio pubblico con èquipe multidisciplinare (VIDEONEWS)

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La ASL di Bari ha attivato il primo ambulatorio del servizio sanitario pubblico italiano dedicato al trattamento della vulvodinia, dolore correlato a vulva o vagina, ossia patologia cronica ancora poco conosciuta e sottostimata ma già abbastanza diffusa nella popolazione femminile, tanto da essere diventata di recente oggetto di una proposta di legge nazionale mirata al riconoscimento di vulvodinia e neuropatia del pudendo come malattie croniche e invalidanti nei Livelli Essenziali di Assistenza. Si tratta di patologie dal forte impatto clinico e sociale, multifattoriali ed altamente invalidanti, che riguardano frequentemente donne molto giovani e hanno un ritardo diagnostico che può arrivare in molti casi anche a 12 anni. Da qui l’esigenza da parte della ASL di istituire un ambulatorio specialistico pubblicodenominato Ambulatorio del Benessere Pelvico Perineale Femminile afferente alla Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Paolo a Bari. Il nuovo servizio è stato illustrato oggi con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il direttore generale della ASL di Bari, Antonio Sanguedolce, il direttore sanitario Danny Sivo, e Rosanna Zaccaro, responsabile dell’Ambulatorio del benessere pelvico e perineale femminile. All’attivazione dell’ambulatorio ha partecipato anche Chiara Natale, una delle pazienti attiviste del Comitato vulvodinia e neuropatia del pudendo che, a maggio di quest’anno, tramite la popolare influencer Giorgia Soleri, ha presentato la proposta di legge per far rientrare le due patologie nei livelli essenziali di assistenza del sistema sanitario nazionale.

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