Acqua: nelle dighe lucane disponibili 436 mln di metri cubi
Nelle dighe della Basilicata vi sono attualmente 436 milioni di metri cubi di acqua, “quasi 30 in meno rispetto allo scorso anno”, a causa del fatto che “si continua ormai da qualche anno a buttare a mare tanta acqua caduta dal cielo”: lo ha detto il direttore regionale della Coldiretti, Aldo Mattia, definendo la situazione “un paradosso”.
“Fortunatamente – ha aggiunto – non ci troviamo in una situazione di emergenza, ma fa rabbia vedere negli invasi lucani meno acqua di quella che potrebbero invece contenere. Eppure dal cielo è caduta tantissima acqua che purtroppo gli invasi non sono riusciti a trattenere. E questo per disposizione dell’Ufficio nazionale dighe che ha imposto alcune restrizioni dovute a motivi di sicurezza. E’ il caso, ad esempio della diga di Monte Cotugno a Senise, dove i lavori di sistemazione dell’invaso sono partiti e si sono subito bloccati. Nel frattempo, si sono buttati a mare milioni e milioni di metri cubi di risorsa idrica. L’altro paradosso è che una volta tanto non si può gridare alla mancanza di risorse, stanziate dal precedente governo nazionale, per tutti gli invasi italiani, che necessitano di interventi, compresi quelli lucani”.
Mattia ha sottolineato la richiesta di “un incontro urgente al Commissario per sollecitare la risoluzione del problema soprattutto quando, una volta tanto, il problema non è dovuto alla mancanza di soldi”.