A Torre Guaceto liberata Diana, tartaruga ‘cyborg’
E’ stata liberata nelle acque dell’oasi naturale di Torre Guaceto (Brindisi) una ‘cyborg tartaruga’, munita di un trasmettitore satellitare per monitorare il suo comportamento.
Diana, così è stata chiamata la tartaruga, sarà seguita dai ricercatori del progetto “My sea”, che vede il coinvolgimento della Fondazione Centro euro-Mediterranea sui Cambiamenti Climatici, che analizza l’attività delle tartarughe, quindi posizione e tempi di immersione, correlandoli ai dati meteomarini e i modelli climatici sviluppati dal Cmcc, per studiare l’etologia di questa specie. La liberazione della tartaruga è avvenuta nella giornata celebrativa della certificazione di Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea, per il consorzio di Torre Guaceto, alla presenza degli studenti del liceo Socrate di Bari e quelli dei plessi Carducci e Borsellino di Mesagne (Brindisi).
Attraverso il trasmettitore, collegandosi al sito Mysea.it , sarà possibile monitorare il comportamento in mare della tartaruga, al fine di comprenderne meglio le abitudini e, quindi, aumentare il livello internazionale di tutela della specie.
“Un altro obbiettivo raggiunto, un altro percorso di ricerca e sensibilizzazione che ci vede coinvolti – ha commentato il presidente del Consorzio, Rocky Malatesta – noi puntiamo tanto sulla formazione delle nuove generazioni e la collaborazione con le Istituzioni locali”. “Occorre continuare su questa strada se vogliamo poter ammirare questi meravigliosi animali marini anche in futuro, dobbiamo proteggerli dai nostri comportamenti scorretti -conclude- e trasmettere questi principi etici e culturali ai nostri ragazzi”.