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A Mattinata, arrestata una badante per minacce

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Tempestivo è stato l’interevento dei carabinieri dopo che un ragazzo aveva chiamato il 112 perchè il nonno stava per essere aggredito da una donna, furiosa e fuori controllo.

Raggiunta l’abitazione dell’anziano, un 82enne del luogo, i militari hanno trovato la donna segnalata palesemente alterata, che colpiva con calci e pugni il portone d’ingresso e, noncurante della loro presenza, continuava a urlare «Dammi i soldi o ti ammazzo». I militari riuscivano a placare l’ira della donna, accompagnandola in caserma per poter procedere con l’identificazione e più accurati accertamenti.

L’anziano, rincuorato e rassicurato dalla presenza dei carabinieri, si sfogava e raccontava loro che già da molto tempo subiva angherie e persecuzioni da parte della vessatrice, rivelando che l’aveva conosciuta tempo addietro e che aveva deciso di ospitarla in casa per poter avere un aiuto nelle faccende domestiche, divenute ormai troppo faticose per lui. La donna, una 58enne di nazionalità russa, inizialmente si era posta con garbo e disponibilità, ma con il passar del tempo aveva iniziato a pretendere oltre il dovuto, umiliandolo, insultandolo e sputandogli in volto, finanche estorcendogli delle somme di denaro, quando non più dovute. Proprio per questi motivi, l’anziano aveva deciso di troncare ogni tipo di rapporto lavorativo e di farla uscire dalla sua abitazione, dove inizialmente le aveva concesso di stare, poiché bisognosa e senza una fissa dimora.

Impaurito e convinto di non poter più uscire da quella insostenibile situazione, ma anche speranzoso in una probabile resa da parte della donna, aveva deciso in un primo momento di non denunciare le numerose vessazioni subite, persino quando, una sera, mentre erano ancora conviventi, la donna aveva afferrato prima delle forbici e poi un coltello da cucina e glieli aveva lanciati contro, fortunatamente non ferendolo.

 Preso atto della grave situazione, i Carabinieri di Mattinata hanno quindi arrestato la molestatrice (sottopanendola al regime degli arresti domiciliari presso un suo conoscente) per maltrattamenti in famiglia e, su disposizione del Gip, le hanno imposto anche l’obbligo di non avvicinarsi alla vittima e l’immediato abbandono della casa dell’anziano.

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