In Italia 5 bimbi per operazioni al volto con il progetto ‘Accoglienza Sorrisi’
Grazie al progetto “Accoglienza Sorrisi”, sono arrivati in Italia altri cinque piccoli pazienti affetti da gravi malformazioni del volto per essere sottoposti a delicati interventi chirurgici e cure mediche che non riuscirebbero a ricevere nei loro paesi d’origine.
Due tra i piccoli pazienti coinvolti nel progetto sono stati operati presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli, dove si è tenuto il convegno “Il trattamento delle malformazioni cranio-facciali” destinato a medici chirurghi di tutte le discipline, infermieri e infermieri pediatrici. Il convegno ha proposto un workshop dedicato al trattamento delle malformazioni facciali, all’interno del quale sono stati eseguiti dal chirurgo Fabio Massimo Abenavoli, presidente di Emergenza Sorrisi, i due interventi di chirurgia in diretta, di particolare difficoltà.
“La chirurgia delle malformazioni cranio-facciali richiede un approccio multi-specialistico. Attraverso questo convegno vogliamo mettere a sistema esperienze diverse per un approccio sempre più multidisciplinare nei confronti dei pazienti. Le difficoltà di chi nasce con una grave malformazione del volto nei Paesi in via di Sviluppo non sono ancora conosciute abbastanza: è fondamentale quindi affrontare il problema cercando di rendere le cure sempre più accessibili nell’ottica di una buona sanità internazionale”, spiega Abenavoli. Questa importante azione umanitaria è resa possibile grazie al contributo della Fondazione Terzo Pilastro che sostiene l’intero progetto ed è patrocinata da OMCEO, Amsi, Sanità Informazione e Uniti per Unire.
Grazie ad “Accoglienza Sorrisi” sono arrivati a Roma la piccola Rahig, 5 anni, proveniente dal Sudan ed affetta schisi facciale; Amede dal Benin: si tratta di un ragazzo di 14 anni affetto da un voluminoso tumore della mascella superiore; il piccolo Abdullah M dall’Iraq, di solo 1 anno di età, affetto da schisi facciale. Gli ultimi due piccoli pazienti Abbas e Kaian – affetti da labiopalatoschisi complessa – sono arrivati il 5 novembre, entrambi dall’Iraq, rispettivamente di 8 mesi e un anno. Tutti i pazienti hanno raggiunto l’Italia attraverso i voli messi a disposizione da Flying Angels Onlus.
“Quando partecipiamo a una missione chirurgica cerchiamo di operare più bambini che possiamo e lavoriamo a fianco dei medici locali per trasferire competenze e conoscenze, ma ci sono casi particolari che necessitano di strumenti e strutture adeguate a causa della particolare difficoltà dell’intervento chirurgico – spiega Abenavoli -. Poter portare in Italia questi bambini grazie al progetto Accoglienza Sorrisi vuol dire restituire loro un futuro migliore, un futuro che gli sarebbe altrimenti stato negato”. (Ansa)