Cronaca di Polizia su Bari, Taranto, Manfredonia, San Severo, Melfi e Barletta
LaPolizia di Stato di Bari ha fatto irruzione in un’abitazione di via Bavaro, occupata da cittadini di origine balcanica e caucasica, nella quale sono stati rinvenuti diversi oggetti provento di furto tra i quali una cassaforte ancora chiusa, orologi e altri oggetti di valore, oltre a circa 2000 euro in contanti. I due occupanti dell’abitazione sono stati denunciati per ricettazione.L’operazione rientra nelle iniziative disposte dal Questore di Bari per il contrasto del fenomeno dei furti in abitazione nel periodo estivo. In tale quadro la V Sezione “Reati contro il patrimonio” della Squadra Mobile ha scoperto che in un appartamento di via Bavaro, occupato da extracomunitari, era stata portata refurtiva proveniente da alcuni furti consumati in Bari e provincia.Al momento dell’irruzione gli uomini della Squadra Mobile hanno bloccato i due indagati mentre tentavano di disfarsi di parte del bottino, lanciando la cassaforte ancora chiusa da un balcone. I successivi accertamenti hanno censito di verificare che era stata smurata la notte precedente in un appartamento di Francavilla Fontana (BR), i cui proprietari si erano allontanati per il weekend. Nel corso della successiva perquisizione hanno così rinvenuto un telefonino risultato provento di furto in appartamento consumato a Bari alcune settimane prima, nonché oggetti preziosi, orologi, penne da collezione e denaro contante, per un valore complessivo di oltre centomila euro, sulla cui provenienza sono in corso ulteriori accertamenti. Le immagini della refurtiva saranno pubblicate sul sito Web della Polizia per facilitare il riconoscimento e la restituzione ai legittimi proprietari. I due occupanti dell’appartamento, SIMEONOV Stanimir di anni 30, cittadino bulgaro, e ABESADZE Nika di anni 40, cittadino georgiano, entrambi con precedenti specifici, sono stati denunciati per ricettazione.
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Agenti della Polizia di Stato della Squadra Volanti e della Squadra Anticrimine del Commissariato di Ps di Manfredonia, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia settentrionale”, ha tratto in arresto L.B.G., classe 69, responsabile del tentativo di omicidio del nipote.
Alle ore 15:00 circa di domenica 29 luglio 18, giungeva alla Centrale Operativa del Commissariato della P.S. di Manfredonia una richiesta di intervento presso l’abitazione del L.B., ove era in atto una lite tra due fratelli. Le pattuglie della Polizia di Stato, giunte immediatamente sul posto, identificavano gli occupanti dell’immobile, apprendendo che L.B.G. aveva poco prima aggredito il fratello, impugnando un coltello da cucina.
In particolare, dopo una violenta discussione, L.B.G. aveva prelevato dalla cucina dell’abitazione un coltello, scagliandosi contro suo fratello, il quale riusciva in più occasioni a schivare i fendenti. Tuttavia, non riuscendo a colpire il fratello, L.B.G., sempre impugnando il coltello da cucina, rivolgeva le sue attenzioni verso il nipote. La reazione dei presenti impediva ad L.B.G. di infliggere ferite al minore, che riusciva a fuggire.
Tutte le persone presenti nell’abitazione sono state interrogate nell’immediatezza consentendo così agli operatori della Polizia di Stato, di ricostruire minuziosamente gli eventi e sequestrare il coltello da cucina utilizzato da L.B.G. Inoltre, gli Agenti acquisivano notizie utili sulla fisionomia e sull’abbigliamento dell’autore del reato tali da consentire le immediate ricerche, poste in essere dalle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia settentrionale” e della Squadra Volanti del Commissariato di Ps di Manfredonia, che permettevano di rintracciare dopo poco nel centro manfredoniano L.B.G., procedendo al suo arresto.
L.B.G. veniva accompagnato presso gli Uffici del Commissariato di Ps di Manfredonia per le formalità di rito e successivamente condotto presso la Casa Circondariale di Foggia a disposizione della Procura della Repubblica di Foggia.
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Nell’ambito di una attività investigativa, nella giornata del 28 luglio , gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di San Severo, hanno tratto in arresto B. A., sanseverese, classe 1971, per il reato di lesioni personali aggravate.
Gli Agenti hanno rintracciato il B. A. nei confronti del quale gravava un ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di misura alternativa della detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica di Vasto, per espiazione di mesi 4 di reclusione per il reato di lesioni personali aggravate commesse il 15.10.2009 a Cupello. L’arrestato è stato posto a disposizione della Procura della Repubblica competente presso il proprio domicilio.
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Gli agenti della Squadra Mobile di Taranto, nel corso di un mirato controllo antidroga, hanno denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 33enne tarantino.
L’uomo al momento del controllo era all’interno di un centro scommesse sito in via Dante, ed è stato trovato in possesso di alcune piccole stecche di hashish del peso complessivo di nove grammi.
Il 33enne è stato accompagnato presso gli Uffici della Questura per le formalità di rito. La sostanza stupefacente è stata posta sotto sequestro.
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Personale della Squadra Mobile della Questura di Potenza e del Commissariato di P.S. di Melfi, nella serata di ieri 30 luglio, presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio ha tratto in arresto un cittadino di nazionalità siriana di anni 33, mediatore culturale dell’ente gestore presso quel centro, trovato in possesso di diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish. La perquisizione personale del mediatore culturale, entrato nel centro per intraprendere il turno di servizio, ha consentito di rinvenire all’interno delle scarpe che calzava nr. 6 dosi di hashish, già confezionate e pronte allo spaccio. Altra sostanza stupefacente è stata rinvenuta nell’abitazione occupata dal predetto. L’attività d’indagine svolta nell’immediatezza da parte del personale della Polizia di Stato ha permesso d’identificare un complice, un venticinquenne ex collega dell’arrestato, il quale sottoposto a perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di un grammo di hashish e di un coltello utilizzato per il taglio della droga. Per tale motivo è stato deferito all’A.G. in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio in concorso con l’arrestato. L’ipotesi al vaglio è che la droga potesse essere destinata a qualcuno degli ospiti del Centro. L’arresto di ieri si aggiunge ad un altro arresto effettuato nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato nell’ambito dei servizi, disposti dal Questore di Potenza, tesi alla prevenzione e repressione dei reati in genere all’interno del Centro di Permanenza per il Rimpatrio in argomento. Personale del Commissariato di P.S. di Melfi, infatti, ha tratto in arresto un cittadino guineano di anni 20 per danneggiamento aggravato. L’arresto è stato effettuato in flagranza di reato in quanto il ragazzo, che si trovava presso la predetta struttura in attesa di espulsione, ha scardinato una finestra in alluminio pesante sbattendola ripetutamente a terra sino a frantumarne i vetri antisfondamento, dopo di che ha divelto un lavandino in metallo dalla parete del bagno e un proiettore di luce al neon, rendendoli inutilizzabili. Il ventenne è attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Melfi.
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Tre arresti e due denunce a piede libero della Polizia di Stato a Barletta:un 19enne foggiano, un 24enne di San Savero, e una 19enne foggiana, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale, mentre deferiti in stato di libertà, in concorso con i primi tre, un 48enne foggiano e una 31enne di San Severo.Il responsabile di un supermercato a Barletta ha riferito che tre persone avevano appena compiuto un furto all’interno dell’esercizio commerciale descrivendo i fuggitivi e l’auto utilizzata,un’Alfa Romeo 156 SW. Poco dopo una volante ha intercettato la vettura segnalata che si dirigeva verso la SS.16 bis e con un inseguimento conclusosi all’uscita per Canosa, i poliziotti sono riusciti a bloccare l’auto . I malviventi si sono rifiutati di scendere dalla auto, chiudendosi all’interno. Con l’arrivo di altre volanti, i cinque hanno desistitoconsentendo ai poliziotti prima di perquisirli e poi di trasferirli presso il Commissariato di Barletta. La perquisizione dell’auto ha permesso di rinvenire all’interno del cofano, la merce portata via dagli scaffali del supermercato. Tutte le fasi del furto peraltro errano state riprese dal sistema di videosorveglianza del supermercato, dalle quali si notavano chiaramente i ladri nascondere la merce all’interno di zaini e borse in loro possesso. Due arrestati sono stati condotti nel carcere di Trani, un’altra è stata condotta presso a propria abitazione a Foggia, a causa dello stato in gravidanza.Gli altri due sono stati messi in libertà.