A Maratea ‘Costa delle Sirene’ la personale di Serena Leggeri
“Maratea – Costa delle Sirene”, la personale di Serena Leggeri, in arte Serena Bamboonine, sarà inaugurata sabato 3 settembre, alle ore 18 a Villa Tarantini, e sarà visitabile fino all’11 settembre, dalle ore 10 alle 13 e dalle 18 alle 20. La mostra, che “prende spunto – è sottolineato in un comunicato – dalle suggestioni e dalla bellezza del paesaggio della località tirrenica, è organizzata da Serena Leggeri e Carlo Perretti con la collaborazione dal ‘Centro Culturale Josè Mario Cernicchiaro’ di Maratea”.
Serena Leggeri è un’artista di origini lucane che si è laureata in architettura a Roma ed ha studiato il Taoismo e il Tai-Chi con il Maestro John Shadow. Ha poi cominciato a viaggiare in Cina, Malesia e nel Sud-est asiatico studiando l’arte tradizionale della pittura cinese con diversi maestri, fino ad entrare a far parte della scuola del prestigioso calligrafo e pittore Sun Zhuli. “I dipinti esposti sono stati realizzati con la tecnica della pittura cinese – ha spiegato l’artista – ed in parte direttamente sui luoghi descritti per poi essere completati in studio. La tecnica utilizzata si chiama Shui Mo Hua, che letteralmente significa pittura ad acqua e inchiostro, perché il dipinto potrebbe ritenersi concluso senza l’uso di nessun colore. I paesaggi figurati sono tipicamente mediterranei e da qui viene l’unicità della mostra, nata dalla bellezza di Maratea, una bellezza così grande che le spiagge, gli scogli, gli anfratti, potrebbero essere la dimora delle sirene, quegli esseri fantastici da sempre associati a questi luoghi”.
Durante l’inaugurazione sono previsti i saluti di Tina Polisciano, presidente del Centro Culturale Cernicchiaro e del sindaco di Maratea Daniele Stoppelli. Presenteranno la mostra gli artisti Luciano Longo e Raffaele Iannone, mentre Carlo Perretti parlerà delle Sirene e della loro mitologia. Sarà disponibile in sede il catalogo della mostra, con un testo sul mito delle sirene, e saranno esposte anche opere in ceramica realizzate per l’occasione da Serena Leggeri e Carlo Perretti.