Arpab: Pd e Cgil vogliono accesso agli atti su nomina del nuovo dg
Il Pd e la Cgil Basilicata – in due note distinte – hanno annunciato che chiederanno l’accesso agli atti sulla nomina di Donato Ramunno a nuovo direttore generale dell’Arpab.
In particolare, il segretario lucano dem, Raffaele La Regina, ha evidenziato che la nomina “rappresenta l’ennesimo sopruso del governo regionale nei confronti dei lucani che aspettano risposte concrete sulle questioni energetiche ed ambientali in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. Invece – ha proseguito – siamo all’ennesimo goffo tentativo di equilibrismo politico che prova a tenere tutti buoni e allineati. Di fatto si sceglie di nominare un candidato alle elezioni regionali a sostegno del Presidente Bardi nella lista ‘Idea’, con limpida militanza e passato politico e istituzionale fra le fila di Fratelli d’Italia.
Non si comprende allora con quale spirito è stato emanato un Avviso Pubblico per la nomina del Dg dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente di Basilicata se poi la scelta è tutta politica, non basata sulle competenze ma sulle appartenenze.
L’avviso pubblico c’è stato e, pertanto, chiederemo l’accesso agli atti per verificare se la scelta politica – ha concluso La Regina – ha sacrificato competenze più adeguate”.
Per la segretaria regionale della Fp Cgil, Giuliana Scarano, “l’ormai intempestiva nomina del nuovo direttore generale dell’Arpab suscita forti perplessità.
Auspicavamo che l’inammissibile lasso di tempo decorso dalla scadenza dei termini relativi all’avviso fosse, quantomeno, indice di una verifica certosina dei requisiti richiesti, nella illusoria convinzione che si potesse finalmente garantire all’Arpab una guida di alto profilo tecnico. E invece – ha proseguito la rappresentante sindacale – ci ritroviamo a fare i conti con la medesima perversa dinamica che sta inviluppando la nostra regione, sbarrando di fatto la via al futuro di questo territorio: l’unico criterio che sta alla base delle nomine degli enti regionali strategici è quello dell’appartenenza, a discapito della competenza. Una deriva che – ha concluso Scarano – sta portando la Basilicata in un arretramento pericoloso per il futuro del lavoro e per la tutela dell’ambiente.