Bari, udienza ‘Levante’: rinviati a giudizio tre avvocati
Si è chiusa con il rinvio a giudizio di 28 imputati, l’udienza preliminare “Levante” sul presunto riciclaggio, anche all’estero, di denaro derivante da
evasione fiscale e frode sulle forniture di carburante, per 170 milioni di euro. A subire il processo, che inizierà il prossimo 20 settembre, saranno, oltre ad esponenti del clan Parisi, diversi imprenditori, un commercialista (Francesco Paolo Noviello) e tre avvocati baresi (Massimo Roberto Chiusolo, Fabio Mesto e Pierdomenico Bisceglie), già interdetti per un anno dalla professione per quattro episodi di trasferimento fraudolento di valori. Complessivamente gli imputati per i quali la Dda aveva chiesto il rinvio a giudizio erano 79. 19 hanno scelto il rito abbreviato, tra i quali Emanuele Sicolo, noto come “il killer” del clan Parisi e i pluripregiudicati Antonio Paolo Zefferino e Luigi Spinelli, ritenuti ai vertici del presunto sistema illecito ideato dall’imprenditore bitontino Francesco Giordano. Per loro, i pm hanno chiesto condanne tra i 20 e i 2 anni di reclusione. Altre 33, persone, tra cui Noviello, hanno chiesto di patteggiare pene comprese tra i 4 anni e i 22 mesi di reclusione. Nel processo sono costituiti parte civile il Ministero dell’Economia e Finanza e l’Agenzia delle Entrate.