Bonus energetico e i sindaci dell’Alta Val d’Agri per proroga
I comuni dell’Alta Val d’Agri non vogliono rinunciare al bonus energia che da cinque anni garantisce un ristoro alle famiglie della zona sotto forma di rimborso sui consumi. Un contributo che ha oscillato tra i 300 e i 500 euro annui e che, soprattutto in questo momento, servirebbe a fronteggiare gli aumenti in bolletta.
La cifra riconosciuta da Eni viene calcolata sul gas estratto e corrisponde, più o meno, a un giorno di produzione. Un valore veramente esiguo, sostengono le amministrazioni locali, se paragonato ai disagi e alle conseguenze legate all’attività petrolifera che il territorio è costretto a sopportare.
Ma, ora, la compagnia non è disposta a riconoscere nemmeno questo. E cosi’, i sindaci di Marsiconuovo, Sarconi, Marsico Vetere, Paterno, Moliterno, Tramutola, Grumento, Montemurro e Spinoso, ai quali va aggiunto quello di Calvello, capitanati dal primo cittadino di Viggiano Amedeo Cicala, hanno deciso di opporre resistenza. Chiedono una proroga del bonus e minacciano azioni forti nei confronti di Eni.
I nostri cittadini – ha tuonato Cicala – stanno pagando pesantemente lo scotto della crisi energetica e non possiamo consentire accordi al ribasso.