Soldi per evitare pignoramenti, in cella ufficiale giudiziario
Avrebbe costretto un debitore destinatario di un pignoramento a consegnargli alcune taniche di olio di oliva e denaro (successivamente restituito), invitandolo a rivolgersi a un avvocato suo parente, “prefigurando – dicono gli investigatori – conseguenze sfavorevoli nel caso non avesse aderito alle sue richieste”.
Con l’accusa di concussione è finito in carcere un ufficiale giudiziario in servizio all’Unep di Trani, l’ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti del Tribunale. Nell’ambito dell’indagine della guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Trani, nel corso di una perquisizione nei confronti dell’indagato, sono stati sottoposti a sequestro probatorio 7.160 euro in contanti, “allo stato non giustificati” dicono gli investigatori, 21 lattine contenenti 105 litri di olio extravergine di oliva, oltre a documenti e supporti informatici “ritenuti di notevole importanza investigativa”. Le indagini proseguono per accertare i rapporti tra il pubblico ufficiale e alcuni professionisti. I fatti contestati risalgono al 2021. L’inchiesta è nata dalla denuncia di una delle presunte vittime, che costituisce l’accusa che ha condotto all’ordinanza di arresto, ma sono in corso accertamenti su altri episodi simili, nei quali l’ufficiale avrebbe simulato tentativi di mediazione con le controparti per evitare l’esecuzione di pignoramenti, facendosi consegnare utilità.