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Cybercrime: boom minacce informatiche in Italia nel 2021

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Con un picco tra ottobre e novembre, nel 2021 si registra una crescita netta in Italia di fenomeni di cybercrime: attacchi, incidenti e violazioni della privacy.


    È quanto emerge dall’ultimo rapporto 2021 sulle minacce informatiche elaborato dall’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia, che in tutto l’anno evidenzia 1.356 segnalazioni e nel periodo ottobre-dicembre 454 fenomeni di cybercrime, in aumento del 66% sul trimestre precedente, e quasi il doppio rispetto all’ultimo trimestre del 2020. Gli esperti di Exprivia, società impegnata nel diffondere la cultura della sicurezza informatica, ritengono finito l’effetto pandemia esploso nel 2020, in cui gli hacker utilizzavano tematiche legate al Covid-19 per colpire le vittime: “Nel 2021 tutto ciò che ruota attorno al tema ‘banking’ torna a essere la principale causa di attacco informatico”.
    Sono state prese in considerazione 111 fonti pubbliche. Emerge che il settore più vulnerabile e maggiormente attaccato dai cybercriminali nel 2021 è quello ‘Finance’, che passa da 81 a ben 428 casi. Seguono i comparti ‘software e hardware’ che include piattaforme cloud, per videoconferenze, per la dad, che da soli 26 casi balza a 388, e ‘pubblica amministrazione’ che registra un aumento più contenuto, passando da 91 a 120 casi nell’intero anno.
    È il furto dei dati a primeggiare tra le tipologie di danno rilevate nel 2021, con il 63% dei fenomeni rilevati e un notevole distacco rispetto al danno economico (21% del totale). Tra le tecniche più utilizzate dai cybercriminali, invece, il phishing-social engineering detiene ancora il primo posto in classifica con 627 casi (il 46% di tutti gli eventi registrati nel 2021).
    Tra i dati dell’ultimo trimestre 2021, invece, si nasconde secondo l’Osservatorio un trend legato ai cosiddetti attacchi ‘Brute force’, con cui i criminali tentano di rubare password provando tutte le possibili combinazioni

Voce Mimmo Moramarco

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