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Migranti: ex Cara B. Mezzanone sarà foresteria Regione Puglia

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L’ex Centro accoglienza e richiedenti asilo (Cara) di Borgo Mezzanone, nel Foggiano, sarà gestito dalla Regione Puglia che lo trasformerà in foresteria, anche per i migranti che vivono nell’adiacente baraccopoli per lavorare nei campi. Questa mattina nella prefettura di Foggia è stata siglata l’intesa tra Regione e ministero dell’Interno-Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione. Nell’ex Cara saranno collocati nuovi moduli abitativi e sarà effettuata anche un rimodulazione dei vecchi edifici presenti al suo interno. Complessivamente saranno realizzati 1.300 nuovi posti per i migranti che attualmente vivono nella baraccopoli adiacente che poi verrà abbattuta. Sarà inoltre creato uno ‘sportello lavoro’, un centro per l’impiego dove sarà possibile far incontrare domanda e offerta. Il costo complessivo dei lavori è di circa otto milioni di euro.
    “Oggi Foggia vive un momento di altissima civiltà”, ha detto Emiliano ricordando “il modello tipicamente foggiano delle foresterie in agricoltura, nato a ‘Casa Sankara’. La Regione Puglia traccia insieme al ministero dell’Interno una nuova linea di interventi, perché il caporalato si combatte organizzando la sistemazione civile delle persone che vengono da fuori per lavorare e soprattutto organizzando l’incontro tra domanda e offerta”.
    “Da luogo dello sfruttamento – ha aggiunto il vicepresidente della Giunta regionale Raffaele Piemontese – Borgo Mezzanone si trasformerà in foresteria regionale a servizio di tutta la comunità, in particolare delle tante imprese agricole della Capitanata che hanno bisogno di manodopera per non doverla più cercare nell’area grigia dell’intermediazione illegale del lavoro in cui prolifera la piaga del caporalato”. (ANSA).

Mimmo Moramarco

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