Pranzo all’aperto per il primo maggio e pienone nei 140 mila ristoranti
Quasi un italiano su due (48%) ha scelto di trascorrere il primo maggio fuori casa all’aperto in città o con una gita fuori porta, anche con il classico picnic nel verde nel rispetto della tradizione, al mare, in montagna, in campagna. E’ quanto emerge dall’indagine on line condotta sul sito www.coldiretti.it divulgata all’iniziativa dei mercati e degli agriturismi di Campagna Amica in occasione del ritorno, dopo lo stop di un anno per l’emergenza Covid, del picnic all’aria aperta nel weekend del primo maggio, solo in parte frenato dal maltempo. «Se nelle città ad essere presi d’assalto sono parchi e giardini, nella scelta delle mete fuori dai centri urbani gli italiani – sottolinea la Coldiretti – si dividono tra quanti preferiscono la spiaggia e quelli che prediligono invece il relax in campagna nei diecimila agriturismi con ristorazione aperti nelle regioni gialle, quest’anno particolarmente di “tendenza” per evitare i temuti assembramenti». «Nei ristoranti ed agriturismi ad essere preferiti sono i piatti della tradizione locale, mentre nei picnic tra i cibi piu’ gettonati si classificano – sottolinea la Coldiretti – lasagne, salumi, formaggi, uova sode e le tradizionali grigliate sul posto a base di carne, pesce ed anche verdure. Ma su tutto vince il tradizionale abbinamento fave e pecorino che è immancabile sulle tavole nel Lazio, ma anche in Umbria, Abruzzo, Marche e Molise. In Liguria si è affermata la variante di fave e salame, mentre in Veneto non possono mancare i vovi (precedentemente bollite con cipolla, malva o ortica per colorarne il guscio) da accompagnare con gli sparasi (asparagi) mentre in Romagna la piadina con il formaggio squacquerone ed i panini variamente imbottiti sono diffusi ovunque». «Molte aziende agrituristiche – continua la Coldiretti – si sono attrezzate con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica». «Complessivamente sono quasi centoquarantamila i bar, i ristoranti, le pizzerie e gli agriturismi con attività di ristorazione all’aperto presenti nelle regioni gialle con il servizio al tavolo all’esterno durante il weekend del primo maggio con 46,6 milioni di italiani in zone gialle (78% del totale) e sole 5 regioni in arancione (Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta) ed una in rosso (Sardegna) dove resta vietata la ristorazione al tavolo. Se la possibilità di spostamento tra le regioni gialle favorisce le gite fuori porta e le scampagnate, a preoccupare è invece il limite fissato per il numero di commensali e il coprifuoco alle 22 soprattutto – conclude la Coldiretti – per gli agriturismi che sono situati nelle aree rurali e ci vuole tempo per raggiungerli dalle città».